Un'iniziativa di sensibilizzazione, promossa da Legambiente e da AltraEconomia, si intitola “Imbrocchiamola”. A pranzo o a cena non consumare acqua minerale nelle bottiglie di plastica, ma riempi una brocca con l’acqua di rubinetto.
In questo modo si riesce ad evitare il consumo annuo di 11 kg di plastica, la dispersione di 24 kg di CO2 nell’atmosfera, il costo non irrisorio (ogni famiglia spende 300 euro l’anno per acquistare l’acqua confezionata), l’ingombro e il peso delle bottiglie.
Al ristorante o in pizzeria, poi, se richiesto dal cliente, dovrebbero poter fornire l’acqua di rubinetto invece della classica e costosa acqua in bottiglia.
Chiedere l’acqua in brocca anche nei locali è un modo non tanto per risparmiare, quanto di riaffermare che l’acqua pubblica è la migliore, inquina di meno (non viaggia su e giù per l’Italia con i tir e non produce scarti come i vuoti di plastica) e non può diventare oggetto di scambio.